È stato dissequestrato dalla Forestale di Trescore Balneario il fabbricato di 13 metri quadrati sul terreno di Mario Acerbis, artigiano 47enne con l'hobby dell'allevamento, in località Selva di Zandobbio. Il fabbricato di via Sommi in passato ospitava galline, capre, conigli e alcuni attrezzi agricoli: era stato sequestrato nel maggio 2006 perché non autorizzato e da allora il proprietario non lo ha potuto più utilizzare. Ma ora tutto è cambiato: il Tar di Brescia a cui l'artigiano aveva fatto ricorso, ha concesso nei mesi scorsi la sospensiva del sequestro. Poi è seguito il decreto di dissequestro emesso dal pubblico ministero Giancarlo Mancasi, sostituto procuratore della Repubblica. A febbraio, il Gip ha deciso di archiviare il caso permettendo alla Forestale la restituzione del bene sequestrato al suo proprietario.
Acerbis ha commentato: «A Zandobbio ci sono molte strutture simili alla mia, che non sono autorizzate, ma che non sono state sequestrate. Comunque adesso il fabbricato è stato dissequestrato perché il sequestro non aveva ragione di esistere». Acerbis è certo che il sequestro del pollaio abusivo sia una «ripicca del Comune». Da tempo infatti è in corso una contesa tra l'Amministrazione e l'artigiano per motivi di confine. Il Comune vuole ripristinare un breve tratto di sentiero che collega la Selva con la località San Giovanni delle Formiche e che dovrebbe attraversare il terreno di Acerbis. Il sindaco Luigi Marchesi ha dichiarato che «non c'è alcuna ritorsione del Comune contro Acerbis».
Monica Armeli (L'eco di Bergamo)
Acerbis ha commentato: «A Zandobbio ci sono molte strutture simili alla mia, che non sono autorizzate, ma che non sono state sequestrate. Comunque adesso il fabbricato è stato dissequestrato perché il sequestro non aveva ragione di esistere». Acerbis è certo che il sequestro del pollaio abusivo sia una «ripicca del Comune». Da tempo infatti è in corso una contesa tra l'Amministrazione e l'artigiano per motivi di confine. Il Comune vuole ripristinare un breve tratto di sentiero che collega la Selva con la località San Giovanni delle Formiche e che dovrebbe attraversare il terreno di Acerbis. Il sindaco Luigi Marchesi ha dichiarato che «non c'è alcuna ritorsione del Comune contro Acerbis».
Monica Armeli (L'eco di Bergamo)
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