giovedì 3 aprile 2008

Ospedale Trescore guadagna posti

Ospedale "S. Isidoro" di Trescore Balneario

Via Ospedale, 34
24069 Trescore Balneario (BG)
Situato in Val Cavallina. A 13 km da Bergamo

Sperimentazione Gestionale in atto con la Fondazione Ricerca Biomedica, FERB - ONLUS di Milano per reparti di ricovero e specialistica ambulatoriale.

Centralino: +39 0 35 306 8111
Direzione medica: +39 0 35 306 8244
Prenotazioni Ambulatoriali: +39 035 306 8287

Orari di visita ai pazienti


Entrata
Uscita
Pomeriggio
13:00
15:00
Sera
19:00
20:00

Servizi gestiti dall'Azienda Ospedaliera Bolognini di Seriate

Dipartimento di salute mentale

Laboratorio Analisi

Neuropsichiatria infantile

Radiologia






All'ospedale Sant'Isidoro previsti spazi per altri 22 pazienti. Un investimento di quasi 3 milioni


Ventidue nuovi posti letto in ambito riabilitativo per un investimento complessivo di almeno 2 milioni e 800 mila euro.
L'ospedale Sant'Isidoro di Trescore si avvia verso un fase di ampliamento strutturale con la realizzazione di una nuova ala, la riorganizzazione interna degli spazi e la complessiva messa a norma dell'edificio che aumenterà la capacità ricettiva da 73 a 95 posti letto. Oggi alle 18 nell'auditorium del distretto Asl via Mazzini a Trescore sarà presentato nei dettagli l'importante novità.
I lavori potrebbero partire anche quest'estate e si concluderanno entro un anno e mezzo, il tempo necessario per approntare le innovazioni strutturali e la revisione degli spazi ideata dallo studio di architettura di Glauco Von Wunster di Bergamo.

Partnership d'eccezione
Il progetto di ampliamento è il punto nodale della convenzione fra l'Azienda ospedaliera Bolognini di Seriate (alla quale il Sant'Isidoro appartiene) e la Ferb, la Fondazione Europea di Ricerca Biomedica onlus di Milano. Una partnership che ha l'obiettivo primario di migliorare sensibilmente l'offerta dell'ospedale di Trescore, con un conseguente incremento del livello alberghiero, adeguandolo entro il 31 dicembre 2010 ai requisiti di accreditamento sanitario previsti dalla normativa.
«Tutta la struttura ospedaliera del Sant'Isidoro – spiega Von Wunster – sarà interessata all'operazione (sostenuta economicamente dalla Ferb che ha in gestione l'ospedale, ndr) senza compromettere la sua normale operatività. L'idea generale del progetto punta a collegare le due aree di degenza (ora separate) al primo e al secondo piano. Al piano terra, con la costruzione di uno nuovo corpo strutturale, si riorganizzeranno gli spazi ambulatoriali per offrire ai fruitori esterni il massimo dell'efficienza».
A quel livello, infatti, si concentrerà la neuropsichiatria infantile (ora sparpagliata), il poliambulatorio con gli studi medici, la radiologia, il centro prelievi, l'odontoiatria, l'area operativa della riabilitazione e le palestre.

Sviluppo dal 1994
«Sono soddisfatto del progetto che amplia e qualifica il Sant'Isidoro creando un valore aggiunto al territorio nel quale è inserito» ha sottolineato Amedeo Amadeo, direttore generale dell'Azienda ospedaliera Bolognini di Seriate. «L'investimento - ha aggiunto Franco Cammarota, amministratore delegato della Ferb - rappresenta il naturale compimento di un processo iniziato con una delibera regionale del 1994 che autorizzava la riconversione del Sant'Isidoro in una struttura di riabilitazione specialistica di livello medio-alto. A seguito della delibera, in concomitanza con la dismissione delle aree prettamente ospedaliere (pronto soccorso) e la riconversione delle aree di degenza, fu realizzato un primo nucleo di interventi con l'area palestre e la neuropsichiatria infantile».
«Nel corso del 2007 - aggiunge il direttore amministrativo Massimiliano De Margheriti - abbiamo ricoverato oltre 1.280 pazienti (95% provenienti dalla Bergamasca) dei quali 547 in riabilitazione specialistica neuromotoria, 128 in cardiopneumologia e 566 in medicina generale». Oggi verranno illustrate anche le potenzialità del «Centro Parkinson» del Sant'Isidoro, una struttura all'avanguardia sul territorio bergamasco per l'assistenza dei malati di Parkinson. Si tratta di un modulo sanitario attivo da novembre dotato di un reparto con una disponibilità di otto posti letto (nel 2009 diventaranno quattordici) che punta a garantire una possibilità ai parkinsoniani non solo sotto l'aspetto riabilitativo. Di fatto il punto di forza del nuovo segmento sta proprio nella multidisciplinarità. Il paziente parkinsoniano può trovare in un'unica sede più servizi disponibili, non solo quelli prettamente neurologici. In sostanza un servizio attorno al malato a 360 gradi.
Bruno Silini (L'eco di Bergamo)

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