mercoledì 14 maggio 2008

Tra finti incendi e ricci liberati, in 300 a spasso tra le cave di Zandobbio


Circa 300 persone, tra ragazzi, genitori e insegnanti, hanno partecipato a Zandobbio alla manifestazione «Camminiamo insieme... nella natura». Dopo le parole di benvenuto rivolte a tutti i partecipanti dal consigliere Valerio Martinelli e dalla dirigente scolastica Maria Antonia Savio, il via alla gita organizzata dal circolo culturale Igea di Trescore in collaborazione con la scuola elementare «Giovanni XXIII» e il patrocinio dell'Amministrazione comunale di Zandobbio. Con il servizio d'ordine lungo il percorso coordinato da Yuri Belotti, della Protezione civile di Trescore, la camminata si è svolta su strade secondarie di campagna, con apripista Ombra e Luna, due pony dell'allevatore Davide Vescovi. Dopo il santuario «Madonna della Neve», il lungo serpentone ha fatto tappa alla «Villa del Loc», antica residenza estiva del vicerè del Regno Lombardo-Veneto e oggi proprietà di Romano Bianchi, produttore di latte e vino. Dopo la visita alle cantine e alla stalla, la guardia forestale comandata da Corrado Vanini, ha proceduto a una dimostrazione antincendio boschivo. L'elicottero della base d'appoggio di Clusone, pilotato da Gianfranco Gurrisi, ha effettuato due passaggi con sgancio d'acqua. Il presidente del circolo Igea, Pierangelo Rossi, tra gli applausi di tutti i bambini ha quindi liberato un riccio che aveva passato il letargo nel giardino della scuola. Raggiunta la cava di Ruggero Bianchi, dotata di impianto fotovoltaico, insegnanti ed esperti hanno provveduto a spiegare ai ragazzi la formazione geologica del territorio e i pregi di questa energia alternativa. Dopo la sosta al punto di ristoro predisposto dall'associazione Cacciatori della frazione Selva, i bambini hanno visitato la floricoltura di Cristian Plebani e quindi la ditta «Granulati-Zandobbio» di Mario Sottocornola, che esporta dal 1929 marmo e granulati in Europa, Australia e Stati Uniti. Dalle cave, per giungere al prodotto finito, i bambini sono poi stati condotti alla ditta Tebaldi, che produce piastrelle e affini. Poi i cacciatori, guidati dal capogruppo Osvaldo Barcella e dal consigliere Matteo Oldrati, hanno liberato fagiani e lepri, e al termine pranzo al sacco all'oratorio di Sant'Anna in Selva, offerto da cacciatori e alpini. Rossella Tomassoni (L'eco di Bergamo)

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