lunedì 19 ottobre 2009

Nei guai vigile delle Terre Verdiane

Peculato, falso e minacce a pubblico ufficiale. Sono questi i reati contestati a Gian Maria Rossetti, 35 anni, residente a Parma e comandante della polizia di Trescore Balneario in provincia di Bergamo, dove si trova in distacco. Rossetti è tuttora dipendente del Corpo unico di Polizia municipale delle Terre Verdiane, con sede a Fidenza, che comprende diversi comuni della Bassa parmense.

Il pubblico ministero Giancarlo Mancusi ha chiesto per lui il giudizio immediato: ieri mattina si è tenuta l’udienza di smistamento. Secondo l’accusa Rossetti avrebbe tenuto per sé della merce sequestrata a un venditore ambulante senegalese e avrebbe poi proposto ad una collega di prendere un paio di scarpe per lei. Al rifiuto della donna, l’agente l’avrebbe minacciata: «Signorina guarda che io non sono tanto a posto. Stai molto attenta».
La denuncia nei confronti di Rossetti è partita proprio dalla collega, che si è presentata in procura per raccontare quanto le era accaduto.
Il 21 marzo scorso la polizia locale di Trescore aveva fermato un venditore ambulante senegalese, munito di regolare autorizzazione, per un normale controllo. Alcuni capi di abbigliamento che l’extracomunitario vendeva erano però contraffatti, così sono stati sequestrati. La vigilessa ha raccontato che il comandante Rossetti avrebbe tenuto per sé due paia di scarpe Hogan, 6 cd e 8 dvd. Poi le avrebbe detto di prendere un paio di scarpe anche per lei ma la donna si è rifiutata dicendo che non le sembrava opportuno, visto che la cosa non era legale.
A quel punto l’atteggiamento del comandante sarebbe cambiato facendosi minaccioso e lasciandole intuire provvedimenti nei suoi confronti se avesse riferito il fatto a qualcuno.
Il pm contesta a Rossetti anche di aver falsificato il verbale di sequestro, nel quale per l’appunto non compaiono le scarpe.
Gli inquirenti hanno effettuato una perquisizione sia nell’appartamento di Ranzanico dove attualmente vive il vigile, sia in quello di Parma, dove ha la residenza e dove gli ufficiali di polizia giudiziaria hanno trovato le due paia di Hogan, i cd e dvd. Con loro avevano le fotografie della merce sequestrata al senegalese: le hanno confrontate con quella trovata nell’appartamento, scoprendo la coincidenza.
Il pubblico ministero ha mandato un’informativa al sindaco per segnalare il procedimento nei confronti di Rossetti, facendola notificare dai carabinieri, ma nessun provvedimento è stato preso. La prima udienza del processo è fissata per il 14 gennaio.

Fonte Articolo: Gazzetta di Parma

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